La Bbc trasmette il film sui 364 israeliani uccisi, ma a patto di non offendere Hamas

L’emittente inglese costringe il regista Yariv Mozer a non usare il termine “terrorista” rifendendosi all’organizzazione di Yahya Sinwar per raccontare il 7 ottobre 2023

Era già successo due anni dopo le bombe di al Qaida nella metro e negli autobus di Londra, quando la Bbc aveva cambiato la trama di una serie televisiva, “Casualty”, cancellando l’attacco suicida di un terrorista islamico. Il dipartimento delle linee guida editoriali della società ha ordinato che l’episodio venisse modificato in modo che i jihadisti fossero sostituiti da estremisti animalisti. “We Will Dance Again” racconta la storia di ciò che i pogromisti di Hamas hanno fatto al festival Nova nel deserto del Negev il 7 ottobre. Combinando le testimonianze dei sopravvissuti con i filmati, il docufilm racconta il massacro di 364 ragazzi e ragazze. Eppure, secondo il regista Yariv Mozer, una cosa mancherà nella versione della Bbc: la parola “t”.

Mozer ha detto che ha dovuto accettare di non descrivere Hamas come un’organizzazione terroristica se voleva che andasse in onda. Mozer ha detto all’Hollywood Reporter che era una concessione che doveva fare se voleva che il film fosse visto dal pubblico britannico. “Era un prezzo che ero disposto a pagare affinché il pubblico britannico potesse vedere queste atrocità e decidere se è un’organizzazione terroristica o meno”, ha detto Mozer. Questo in mezzo alle accuse di pregiudizio anti-israeliano alla Bbc dall’inizio della guerra Israele-Hamas, incluso uno scandalo causato la scorsa settimana dal rapporto di Trevor Asserson, secondo cui la Bbc ha violato le proprie stesse linee guida editoriali per la copertura delle notizie più di 1.500 volte dall’inizio della guerra. Mozer ha aggiunto di aver offerto il documentario a più piattaforme di streaming negli Stati Uniti. Ma non erano disposte ad accoglierlo a causa della “situazione politica”. Secondo lo studio di Asserson, la Bbc ha utilizzato i termini gruppo terroristico “designato” o “riconosciuto” per Hamas solo 409 volte su 12.459 in cui li ha menzionati. Cos’è questa riluttanza a chiamare terrorista un terrorista?

La Bbc ha mandato in onda un documentario su Charlie Hebdo dopo la strage del 2015, ma si è rifiutata di mostrare la copertina del settimanale satirico, coprendola con i pixel, in cui Maometto dice che “tutto è perdonato”. La stessa Bbc che ha deciso che si possono continuare a fare battute, anche irriverenti, sul cristianesimo e gli ebrei, ma non sull’islam. Lo ha stabilito l’allora direttore Mark Thompson. La motivazione? I musulmani “sono più suscettibili”. Ecco l’arcano. L’esperienza alla Bbc era diventata per George Orwell una autentica fonte d’ispirazione: la celebre Stanza 101 del romanzo “1984” era stata chiamata così proprio in onore di una omonima sala riunioni della Bbc. Il nuovo “ministero della Verità” è una newsroom.

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  • Giulio Meotti
  • Giulio Meotti è giornalista de «Il Foglio» dal 2003. È autore di numerosi libri, fra cui Non smetteremo di danzare. Le storie mai raccontate dei martiri di Israele (Premio Capalbio); Hanno ucciso Charlie Hebdo; La fine dell’Europa (Premio Capri); Israele. L’ultimo Stato europeo; Il suicidio della cultura occidentale; La tomba di Dio; Notre Dame brucia; L’Ultimo Papa d’Occidente? e L’Europa senza ebrei.

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